Ad un passo da un’impresa epica, a pochi metri dal volo verso Rio.
Può essere sintetizzata così la straordinaria performance sfornata dal Celano Real Marsica nella “Danone Nations Cup 2014”, disputata a Lignano Sabbiadoro (UD), davanti a quindici squadre protagoniste divise in tre gironi, con ragazzi di età compresa tra gli undici e i dodici anni. Inserita inizialmente nel girone “Danette”, la compagine marsicana ha conquistato la leadership con dieci punti all’attivo, precedendo Auges Volta, Asd Sorso Calcio, Asd Vittoria Junior e Us San Martino, mentre in semifinale ha liquidato la pratica Red Lions Cesinola di Cava dei Tirreni con un secco 2-0. La doccia fredda è arrivata allo stadio “Teghil” di Lignano, dove i celanesi si sono dovuti arrendere soltanto dopo l’esecuzione dei calci di rigore (3-4) contro la Wonderful Bari: saranno quindi i pugliesi a rappresentare l’Italia alla finale internazionale di San Paolo del Brasile, il 16 novembre prossimo, alla presenza del testimonial mondiale Zinedine Zidane. Così il dirigente Lancia sintetizza l’esperienza friulana: «Questo è il terzo anno di fila che partecipiamo alle fasi finali della “Danone”, un chiaro segnale del buon lavoro svolto. La finale? È stato un match vibrante, difficile da trovare in queste categorie. Abbiamo dovuto rincorrere i nostri avversari che hanno disputato un gran primo tempo facendo la gara, ma la ripresa è stata appannaggio dei nostri ragazzi che hanno rimontato due volte e sfiorato il successo nelle battute conclusive. Singolarmente hanno dimostrato di avere più qualità di noi, che abbiamo invece riequilibrato l’inerzia grazie al collettivo e alle nostre brucianti ripartenze, favorite da uno strepitoso Napolitano, atleta prestato dal Pescara e dal sicuro avvenire. I tiri dal dischetto, purtroppo, ci hanno consegnato un epilogo crudele con due errori su tre tentativi, ed una delusione unicamente sportiva. Oggi è toccato a noi, ma rimane viva la bellissima soddisfazione di un gruppo eccezionale, aperto nei suoi componenti all’Abruzzo tutto, cementatosi fortemente nel segno di una piccola, grande famiglia. Permettetemi un ringraziamento speciale da parte del sottoscritto e del dirigente Tuzi al Comitato arancio-blu di Teramo, che ci ha permesso di svolgere la prima fase in modo corretto e lineare, e con cui condividiamo questo piacere; alla Danone, che si prodiga tutti gli anni affinché migliaia di ragazzi possano fraternizzare nel quadro di manifestazioni che vanno oltre il semplice incontro di calcio; al responsabile e coordinatore del settore giovanile Loreto Ciaccia e, dulcis in fundo, al presidente del Celano Federico Piccone per la sua vicinanza». A conferma della superiorità dei club meridionali, le quattro semifinaliste di quest’edizione erano tutte geograficamente afferenti il Sud (al terzo posto è terminata la Segato Viola di Reggio Calabria), mentre per il terzo anno consecutivo è stata una realtà del Meridione a imporsi (Reggio Calabria e, nelle ultime due occasioni, Bari).