A presentare l'iniziativa è il responsabile di settore Maddes che ha fatto parte del Comitato tecnico che ha promosso il progetto nazionale.
In attesa che l'epidemia conceda una tregua, e che il Governo dia il via libera alle competizioni di gruppo (attualmente non ancora consentite), il Centro Sportivo Italiano sperimenta nuove tipologie di attività. Nei giorni scorsi è partito ufficialmente "CSIBIKE INDOOR 2020", un progetto sperimentale ideato dall'ente arancio-blu composto da un circuito online di gare e di allenamenti multiplayer da svolgere su Zwift. Quest'ultima è una piattaforma che simula diversi percorsi in bici con le relative pendenze, attraverso l'interazione con rulli girevoli (interattivi, smart o tradizionali), misuratori di potenza e sensori di velocità. Un sistema tecnologico integrato che è in grado di offrire delle esperienze realistiche, pedalando tra le propria mura domestiche. La nuova frontiera digitale ha suscitato grande curiosità da parte degli appassionati della bicicletta. Domenica 3 maggio si è svolta la prima edizione di un allenamento indoor, il test race "Volcano Circuit": il tracciato di 27,4 km distribuiti su 6 giri, dislivello totale di 142 metri) ha visto la partecipazione di 26 atleti. Al traguardo i ciclisti del CSI più veloci sono stati ben cinque: Helenio Mastrovincenzo e Marco Marzialetti (categoria A); Andrea Dennunzio e Alfredo Di Sano (categoria B) e Francesco Noro (categoria C). Il responsabile regionale di disciplina Alessio Maddes (nella foto in basso) ha commentato l'iniziativa: <Ho fatto parte di una commissione tecnica di supporto che ha fornito un parere per la realizzazione del progetto. Per sopperire momentaneamente alla sospensione delle competizioni ufficiali, il CSI nazionale ha elaborato questa iniziativa all'avanguardia, quasi visionaria. Il risultato di questo primo test lascia il tempo che trova, non conta chi è arrivato primo. Il vero vincitore è stato il divertimento dato da una pedalata svolta con amici distanti fisicamente, ma vicini con il cuore. E' un'idea lodevole che spero trovi terreno fertile anche tra gli appassionati arancio-blu abruzzesi>. La suddetta proposta potrebbe trovare larga applicazione anche in futuro, per ovviare alle situazioni caratterizzate da circostanze particolari che non permettono l'utilizzo della bici all'aperto (come per esempio il maltempo).
È stata pubblicata nella serata di giovedì 30 aprile l’ordinanza numero 52 della Regione Abruzzo a firma del Presidente Marsilio, dell’Assessore Liris e del Dirigente Zappacosta nella quale di definisce l’elenco delle discipline praticabili all’interno dei confini della Regione Abruzzo: trekking, parapendio in singolo, ciclismo, (bicicletta e mountain bike), bocce, canottaggio individuale, canoa kayak individuale, windsurf, barca a vela, atletica leggera svolta in forma individuale, golf, sport rotellistici, pesca sportiva di superficie e subacquea, sport equestri non di squadra, tennis singolo, tennis a volo singolo e badminton singolo, tiro con l’arco, tiro a segno, tiro sportivo con armi da fuoco lunghe e corte, da lancio, aria compressa (tiro al volo, tiro al piattello, tiro dinamico e statico) praticato nei campi da tiro, tiro sportivo da caccia (tiro di campagna, english traing sport, tiro a palla, tiro con l’arco da caccia, field target), sport motociclistico, go kart, arrampicata in falesia o esterno – purché siano mantenute le distanze di sicurezza tra l’arrampicatore ed il compagno di sicura.
Decadono quindi i confini comunali ancora adottati in alcune Regioni in quanto l’Abruzzo, variando l’orientamento pubblicato poche ore prima nell'Ordinanza n.50, ha deciso di adottare "letteralmente" le indicazioni del DPCM del 26 aprile in merito ai limiti geografici. Il testo pubblicato sul BURA precisa l’obbligo di mantenere le distanze di sicurezza, di adottare i dispositivi di protezione, vieta l’utilizzo di spogliatoi e ambienti comuni e definisce dalle 6 alle 20 la fascia oraria in cui è possibile praticare suddette attività.
Nel tardo pomeriggio di sabato 2 maggio sono state pubblicate sul sito del Governo le risposte alle domande frequenti circa le interpretazioni al decreto del 26 aprile. Vi proponiamo quelle più strettamente legate allo sport.
È consentito fare attività motoria o sportiva?
L’attività sportiva e motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi. A partire dal 4 maggio l’attività sportiva e motoria all’aperto sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti.
È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti.
Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione.
Posso utilizzare la bicicletta?
L’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che proseguono l'attività di vendita. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto. In ogni circostanza deve comunque essere osservata la prescritta distanza di sicurezza interpersonale.
Dalla combinazione dei due testi rimangono però alcuni quesiti che giriamo agli Uffici compententi:
- L'Ordinanza n. 52 dice di chiudere spogliatoi e spazi in comune ma non sancisce la riaperutura dei centri sportivi già chiusi dal DPCM del 26 aprile. Come devono comportarsi i gestori?
- Nel predetto testo vi è un elenco analitico delle discipline praticabili ma ve ne sono alcune, indiscuitibilmente praticabili in "solitaria" che non sono state incluse e non sono associabili ad altre espresse. Come devono comportarsi ad esempio coloro che praticano il Nordic Walking?
Nella giornata di ieri, 4 maggio, sono pervenuti i chiarimenti richiesti all'Assessorato regionale, ve li proponiamo di seguito ma vi consigliamo comunque di visionare le ordinanze emanate dai singoli Comuni di interesse in quanto ognuno di essi ha facoltà di predisporre misure più restrittive.
Relativamente al punto 1 della Ordinanza n. 52 del 30/04/2020 si precisa che le attività sportive ivi elencate sono a titolo di esempio e non esaustivo e che, comunque, la misura è diretta ai soli sport individuali e nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio. L’uso dei dispositivi di protezione individuale è necessario laddove non sia possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri durante l’attività sportiva.
Sono consentiti gli spostamenti individuali all’interno del territorio regionale per finalità sportive.
I circoli, le società e le associazioni sportive sono autorizzati alla riapertura delle strutture ai fini dell’espletamento delle attività sportive individuali di cui al punto 1 da esercitarsi all’aperto. I relativi rappresentanti legali sono quindi tenuti a comunicare l’inizio delle attività al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale competente per territorio e dichiarare di essere nelle condizioni di garantire la sanificazione periodica degli eventuali locali di accesso agli impianti, adottando un protocollo interno di contenimento del contagio ad uso del personale e degli utilizzatori come indicato dalle federazioni di appartenenza. Si precisa che per le citate attività sportive è vietato avvalersi delle strutture ad uso comune quali spogliatoi, bar interni, docce, club house.
Conosciamo i Goblins di San Vito Chietino protagonisti del campionato nazionale CSI Football.
Nel territorio regionale abruzzese ci sono società che possono essere di ispirazione a chi vuole praticare attività sportive non convenzionali. Una di queste entità è la "Goblins American Football Team", associazione sportiva dilettantistica appartenente al comitato di Lanciano-Ortona e che pratica il football americano. Il progetto CSI per il Football Americano è stato ideato nell'estate di tre anni fa con l'obiettivo di rendere sostenibile e fruibile la pratica della suddetta attività, arrivata in Italia nel corso degli anni '80. Attraverso una convenzione tra il nostro ente e la FIDAF è nata una manifestazione capace di promuovere una sana passione sportiva, da vivere nella condivisione e nella solidarietà, nel pieno rispetto delle regole del gioco e dei suoi protagonisti. Lo start dell'iniziativa è stato dato nella stagione 2017-18 secondo varie forme di attività, di sperimentazione e di promozione della disciplina. Le principali "mission" del progetto erano tre: fornire la possibilità alle squadre già esistenti di potersi confrontare con diverse specialità (dal "7-LEAGUE" al "5-MEN" a seconda del numero di giocatori coinvolti in campo); promuovere la diffusione della dimensione giovanile della disciplina attraverso il Flag Football (Under 17); e proporre percorsi di aggiornamento formativo per gli istruttori tecnici e per i quadri operativi delle squadre. Tornando alla "Goblins", nei giorni scorsi ci siamo messi in azione per conoscere questa realtà operante nella zona frentana, e per familiarizzare con il football americano, uno sport che nella nostra nazione è considerato "di nicchia". Per questo abbiamo raggiunto telefonicamente Raffaele Annecchini che ci ha parlato dell'associazione da lui presieduta: <Siamo nati dallo smembramento di una società già esistente, i "Wild Dogs Lanciano". Il nostro atto di fondazione risale al 15 giugno 2009. L'organigramma originario era composto da sette soci: oltre a me c'erano Nicola e Alessandro Annecchini, Loana Di Nunzio, Gianni Finoli, Luigi Del Bello e Domenico Menna. Nel corso degli anni, per motivi di lavoro e familiari, hanno lasciato la società Finoli, Menna e Alessandro Annecchini, mentre si è aggiunto Fabio Lupi. Da dove salta fuori il nome "Goblins"? E' un termine inglese, significa "folletti". Lo abbiamo scelto tra una decina di proposte, volevamo essere originali, per questo cercavamo un appellativo che non era stato mai utilizzato in precedenza. All'epoca anche la nostra divisa era unica. I colori sociali, verde foresta e giallo girasole, creavano un effetto molto particolare>. Il primo approccio con l'universo del CSI è arrivato poco più di un anno fa, peraltro in un modo abbastanza rocambolesco: <Abbiamo disputato per 7 stagioni il campionato della FIDAF. Nel 2017 abbiamo registrato una scarsa disponibilità di giocatori: per poter garantire il regolare svolgimento di un campionato bisognava avere un roster di 25 uomini, noi eravamo ridotti a dieci, così abbiamo dovuto rinunciare. Nella primavera del 2019 sono stato contattato dal coach dei Commandos Brianza che mi ha convinto a partecipare alla manifestazione "5-MEN" organizzata dal CSI lombardo. Nell'ultima stagione invece abbiamo aderito al campionato "7-LEAGUE". Le compagini in competizione erano tredici, suddivise in due gironi eliminatori: nord e sud. Noi eravamo inseriti nel raggruppamento meridionale, insieme con Eagles Salerno, Napoli '82ers, Navy Seals Bari, Renegades Salerno, Steel Bucks Caserta e Spiders Salento. Quest'ultima ha centrato la finale scudetto che poi è stata vinta dai cuneesi del Cavallermaggiore>. A questo punto Raffaele si sofferma a presentare l'intero staff tecnico: <La squadra è di San Vito Chietino. Ci alleniamo nel campo sportivo comunale "Tommaso Verì", lo dividiamo con altre due società di calcio locali: il Sant'Apollinare e il San Vito 83. La rosa è composta da Roberto Angelucci, Nicola Annecchini, Vincenzo Bosco, Emiliano Cicoria, Alessandro Clementi, Rodolfo Coletti, Federico D'Annibale, Ivo De Lauretis, Andrea Di Silverio, Lorenzo Fantini, Stefano Franceschini, Gianluca Marcucci, Marco Minì, Nicola Musa, Lorenzo Orsini, Mattia Pasquini, Danilo Piccirilli, Davide Sacripanti e Sandro Quintiliani. Quest'ultimo è anche allenatore. Nell'espletamento di tale ruolo è supportato da me e da Stefano Tatonetti>. Un gruppo unito, come sottolinea lo stesso presidente: <L'amicizia e il rispetto per il compagno di squadra sono fondamentali. D'altronde giochiamo per divertirci e non per guadagnare soldi. Il CSI mi piace perché diffonde il nostro sport e lo usa come strumento di unione tra le persone>. Infine c'è un accenno all'emergenza coronavirus e ai possibili problemi legati a una ripresa delle attività già nel mese di giugno: <Nella nostra disciplina non è possibile giocare in estate. Anche nelle gare serali, con le attrezzature protettive addosso, c'è il serio rischio che qualcuno si possa sentire male per il troppo caldo. Nonostante questo, sono sicuro che troveremo un sistema per ripartire e per sconfiggere definitivamente il Covid-19>.
Dopo le molteplici restrizioni previste nei Decreti precedenti il DPCM del 26 aprile permette a tutti indistintamente l'attività individuale autonoma all'aperto senza i preannunciati limiti di tempo e di distanza dall'abitazione (non si potranno comunque superare i confini regionali). Ogni attività andrà svolta a 1 metro di distanza, 2 se si tratta di attività sportive propriamente dette. Utile a tal riguardo è la riapertura delle aree verdi cittadine, tranne diversa disposizione dei sindaci. Restano vietate le manifestazioni sportive di ogni ordine e grado, chiusi gli impianti sportivi ad eccezione di quelli che dovranno ospitare gli atleti cosiddetti "di interesse nazionale". Durante la Conferenza stampa di ieri sera il Premier Conte ha annunciato che il 18 maggio ci sarà la ripresa degli allenamenti per gli sport di squadra riferendosi, presumibilmente, alle categorie di "vertice". Nessuna anticipazione invece per la ripertura di impianti sportivi e palestre.
Riportiamo i passaggi del Decreto (in attesa di pubblicazione su Gazzetta ufficiale) che riguardano il settore sportivo:
e) l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto di quanto previsto dalla lettera d), nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera; le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse ove non sia possibile consentirne l’accesso contingentato;
f) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività;
g) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da COVID-19, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti– riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali – sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali. A tali fini, sono emanate, previa validazione del comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile, apposite Linee-Guida, a cura dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del CONI ovvero del CIP, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva;
h) sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici;
i) sono sospese le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, quali, a titolo d’esempio, feste pubbliche e private, anche nelle abitazioni private, eventi di qualunque tipologia ed entità, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività;
....omisissis....
u) sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi;
Videoconferenze tra i diversi livelli associativi e canali informativi con le ASD per condividere le strategie per il futuro.
L'emergenza legata alla diffusione del Coronavirus non ha spento l'entusiasmo del Centro Sportivo Italiano. Dall'inizio della pandemia ad oggi l'ente arancio-blu ha messo in campo tutte le sue forze migliori e - dai livelli territoriali a quello nazionale - ha dato vita a una serie di attività di aggregazione lodevoli. Lo scorso 14 marzo c'è stato l'esordio, sul sito www.csi-net.it e sui canali social nazionali, di "Storie di Sport", una raccolta quotidiana di sei finestre informative che raccontano come vengono vissute le discipline sportive al tempo del Covid-19. Nel primo appuntamento hanno trovato spazio la campagna tv #DistantiMaUniti lanciata dal ministro Spadafora con la partecipazione di vari campioni dello sport; una favola per bambini in cui la battaglia contro il virus è rappresentata come una finale della Coppa del Mondo di calcio (idea partorita da Marco Cattaneo, giornalista di SkySport e grande amico del CSI); un video degli atleti dell'ASD Paternò Volley (CSI Catania) con l'hashtag #RestiamoACasa; un work-out di esercizi casalinghi postato in "live-streaming" dal Centri Fitness Palagym Assarotti (CSI Genova); un contest lanciato dai cestisti under 13 del Club Basket di Frascati (CSI Roma) e una lettura consigliata (il libro "The Mamba Mentality" sulla vita del compianto Kobe Bryant). Questi approfondimenti hanno riguardato per due volte anche le atlete di casa nostra. Nella seconda puntata, pubblicata il 15 marzo, i riflettori si sono accesi su Giorgia Furia e Camilla Alcantarini, due giovani tesserate con la CAM Ritmica Teramo. Nel corso di un allenamento le ginnaste teramani – separate da un cancello per rispettare le distanze di sicurezza – sono state riprese mentre erano intente a creare una coreografia a due con il nastro. La società presieduta da Brunella Di Natale è stata protagonista anche nel trentunesimo episodio, caricato lo scorso 20 aprile: in quell'occasione tre ragazze (Martina Maiaroli, Alisia Fava e Jessica Spinozzi) hanno dato vita a un breve spettacolo di giocomotricità. Tornando alle iniziative elaborate dal CSI Nazionale, non possiamo dimenticare #SFactor, un contenitore informativo dedicato all'analisi delle prospettive attuali e future dello sport. Finora ci sono stati quattro appuntamenti di questo format: nel poker di "chiacchierate sportive" sono intervenuti rispettivamente Vittorio Bosio (presidente nazionale del CSI), Stefano Zamagni (economista e presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali), Giuliano Sinibaldi (commercialista e membro del Comitato di redazione di "Fiscosport") e Gabriele Sepio (avvocato tributarista e componente del Consiglio Nazionale del Terzo Settore). Durante la “clausura” forzata il Centro Sportivo Italiano ha riservato il giusto spazio anche alla fede religiosa. Martedì 21 aprile don Alessio Albertini (assistente ecclesiastico nazionale dell'ente) ha celebrato in diretta web la Santa Messa. Il momento di raccoglimento e preghiera è stato idealmente rivolto agli sportivi dell’Associazione, ai medici, agli infermieri, agli ammalati e alle persone defunte a causa del virus. La tecnologia comunque ha supportato anche il livello istituzionale dell'ente: venerdì 17 aprile si è infatti svolta una videoconferenza che ha radunato la Presidenza Nazionale con i Presidenti regionali. Il raduno virtuale è stato finalizzato a condividere aspettative e proposte per la “rinascita” dello sport nel post-emergenza. Nei prossimi giorni, e fino a lunedì 27, sarà poi la volta dei Comitati territoriali che si "ritroveranno on line" per individuare soluzioni utili alle Società Sportive. Per quanto riguarda il livello regionale, il presidente Angelo De Marcellis sta informando le Associazioni affiliate sulle principali novità che riguardano lo sport. “Il Punto” è disponibile sulla spalla destra del sito www.csiabruzzo.it e viene trasmesso ai Presidenti dei sodalizi: questo approfondimento crea un filo diretto e un confronto sempre attivo con le società. I Comitati territoriali arancio-blu continuano ad essere un punto di riferimento e di condivisione di notizie utili e variegate sui social e sulle chat di whatsapp. Tutto questo fervore conferma per l'ennesima volta la profonda sensibilità con cui l'ente si approccia alla pandemia e ai problemi di tutti i giorni, con la finalità di preservare l’ampia base sportiva che lo caratterizza.
Il DPCM del 10 aprile fa slittare dopo il ponte del 1° maggio la data della riapertura graduale del Paese
Dalle bozze che circolano sul web e sui giornali in merito alla fase 2 parrebbe che tra fine maggio ed inizio giugno ci sarà la data utile per tornare a fare allenamento mantenendo le misure di sicurezza. Nel frattempo su www.sportesalute.eu è possibile fare richiesta al bonus di 600€ per i collaboratori sportivi che non abbiano altri redditi. Si è invece in attesa di esaminare la pubblicazione, da parte dell'Istituto per il Credito Sportivo, dei criteri che disciplineranno mutui alle Società Sportive per un totale di 100 milioni.
Nel rispetto dei provvedimenti emanati, e ancor prima con tutte le misure che preservino la salute delle persone, tutte le manifestazioni regionali del CSI Abruzzo sono rinviate a data da definire dopo che saranno rese noti dalle autorità tempi e modi di svolgimento.
L'offerta sportiva arancio-blu si arricchisce con il "Campionato Regionale CSI" e il "Trofeo Regionale CSI".
La proposta sportiva del CSI Abruzzo diventa sempre più ricca e assortita. Il Comitato arancio-blu regionale indice il 1° “Campionato Regionale CSI di Nuoto” in abbinamento al 1° “Trofeo Regionale CSI di Nuoto”. In ottemperanza alle direttive ministeriali di blocchi e rinvii di manifestazioni e gare ufficiali imposte dal Governo a causa dell’emergenza Coronavirus, e salvo ulteriori comunicazioni ministeriali, le gare del Campionato Regionale di Nuoto e del Trofeo CSI si svolgeranno il 29 marzo presso la Piscina Centro Universo di Silvi Marina (prima prova) e il 3 maggio nella Piscina Comunale di Montorio al Vomano (seconda prova). A ogni prova saranno messe in programma gare per tutti e quattro gli stili. Ogni nuotatore potrà partecipare ad un massimo di 3 gare individuali, oltre alla staffetta. Visto il carattere promozionale del circuito e la volontà del Comitato di avviare la disciplina del nuoto, per il primo anno le iscrizioni alle manifestazioni saranno gratuite. Per partecipare al Campionato sarà necessario essere affiliati al Comitato Territoriale CSI di appartenenza e tesserare presso lo stesso i partecipanti. Tutti gli atleti che prenderanno il via almeno ad una delle due prove regionali previste per il campionato, potranno iscriversi al 18° Campionato Nazionale di Nuoto CSI in programma a giugno a Lignano Sabbiadoro (UD). Per ulteriori informazioni, e per iscrizioni, è possibile contattare telefonicamente il responsabile della Commissione Tecnica Nuoto Stefano Bachetti al numero 3476255198 oppure inviare una e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Al campionato regionale (22 marzo) si aggiunge un Meeting Amatoriale (29 marzo). Martinsicuro la location prescelta.
Negli ultimi anni la ginnastica ritmica ha conosciuto un’ampia diffusione, a tal punto da diventare uno dei dieci sport più diffusi a livello nazionale e la seconda attività sportiva più praticata tra le donne. Non fa eccezione a questa regola la ginnastica ritmica del CSI Abruzzo che quest’anno propone un “doppio binario” per le attività di questa disciplina.Tra pochi giorni infatti prenderà vita il 10° Campionato Regionale ospitato presso il Palazzetto dello Sport di Martinsicuro il 22 marzo mentre la domenica successiva, sempre a Martinsicuro, il 29 marzo, la novità dell’anno con il Meeting Regionale “Dream Cup”. L’appuntamento del 22 è aperto alle ginnaste arancio-blu provenienti da tutta la regione: come da consuetudine – le vincitrici otterranno il passaggio al successivo step, il 15° Campionato Nazionale di Ginnastica Artistica del CSI (in programma a Montecatini dal 4 al 10 maggio 2020). Per informazioni è possibile contattare la responsabile regionale Monia Marcattili al numero 329 2927854. Per la prima volta nella storia, la manifestazione “istituzionale” sarà affiancata da un percorso di gara esclusivamente amatoriale. Una scelta che deriva dall’esigenza di creare una giusta collocazione sportiva a tutte quelle bimbe che per caratteristiche fisiche, per scelte personali o societarie, decidono di svolgere la loro tranquilla attività in modo non agonistico. Il Meeting (in programma il 29 marzo) è riservato alle ginnaste che si allenano due ore settimanali e che si trovano al loro primo approccio con la ginnastica ritmica. In questa competizione non sono pertanto ammesse atlete che abbiano già gareggiato in manifestazioni federali o che abbiano già conseguito podi nei Campionati nazionali degli Enti di Promozione Sportiva (ASI –CONFOSPORT, MSP, ASC, UISP, ECC.). Il meeting regionale “Dream CUP 2020” sarà seguito da una fase nazionale: quest’ultimo step si terrà ad Alba Adriatica il 31 maggio e il 1° giugno, all’interno della manifestazione “CSI Open Games”. Per info e iscrizioni, contattare la responsabile della manifestazione Giulia Malatesta (329.4486871).
Centro Sportivo Italiano
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C.F.: 93001650667
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