A seguito delle ordinanze di numerose regioni, in quasi tutta Italia (l’Abruzzo sono di fatto ancora vietati) sono ripartiti anche gli sport di contatto. Il CSI ha così trasmesso in data odierna, unitamente ad una nota del Presidente nazionale Vittorio Bosio, uno nuovo specifico protocollo.
La diversità fra le varie ordinanze, nelle disposizioni, nelle parole, nella specificità, rende davvero complesso includere ogni e qualsiasi situazione, ma la presidenza nazionale ha ritenuto opportuno offrire riferimenti importanti per la ripartenza delle attività. Il protocollo Pronti, ripartenza, via!, con tutti gli allegati, non è un documento chiuso, ma una guida per comitati e associazioni sportive, utile per il rispetto delle norme igienico-sanitarie da seguirsi, proprio per favorire la ripresa delle attività sportive, da subito, di tutte le discipline ammesse dalle istituzioni regionali e dal Centro Sportivo Italiano. In questo modo, il CSI, anche grazie alle collaborazioni scientifiche attivate, pone attenzione nei confronti delle società sportive, offrendo, insieme ai comitati che hanno già programmato le attività, un contributo di speranza e di desiderio di educare attraverso lo sport.
Ad oggi, non tutto è ancora chiaro e, pertanto, il protocollo non contempla ogni possibile casistica e, come sapete, il documento potrà essere oggetto di ulteriori aggiornamenti, sulla base delle norme di volta in volta vigenti. Le prime di cui dovrete tener conto, però, sono quelle regionali, che, anche per aspetti di rilievo, sono differenti tra loro. Vogliamo essere chiari: i protocolli offrono linee guida di comportamento per la riduzione dei rischi da contagio causato da Covid-19 che si integrano con quelle fornite dalle regioni di appartenenza. E questo vale per tutti gli enti, federazioni e discipline.
Il protocollo Pronti, ripartenza, via! si rivolge a tutti gli sport di squadra di contatto ed individuali, per quanto compatibile. Per quanto concerne corse campestri, o altri eventi in cui si presume un assembramento alla partenza e all’arrivo, ad oggi, mancano riferimenti certi e confermati; pertanto, per alcune tipologie di eventi, il protocollo CSI rinvia a quelli federali, in attesa che anche gli scienziati e le autorità competenti diano indicazioni più chiare, o comunque accessibili anche alle società sportive di base. Nel frattempo, si sta già lavorando per immaginare anche formule alternative di attività, rispetto a quelle tradizionali, al fine di garantire a tutti il piacere e il divertimento dello sport.
L’Ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha Pubblicato nella giornata di lunedì il bando “Sport e Periferie 2020”, per la selezione di interventi da finanziare nell’ambito del Fondo Sport e Periferie per l’anno 2020 che riguarda la costruzione e la ristrutturazione degli impianti sportivi. La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata utilizzando esclusivamente la piattaforma informatica raggiungibile all’indirizzo https://bando2020.sporteperiferie.it/, provvedendo, previa registrazione, a compilare tutti i campi previsti, a partire dalle ore 10.00 del giorno 20 luglio 2020 fino alle ore 10.00 del 30 settembre 2020, non sarà possibile presentare la domanda oltre i suddetti termini. I soggetti proponenti potranno formulare quesiti in merito alla partecipazione al presente bando entro e non oltre le ore 12.00 del 4 settembre 2020. Gli stessi dovranno pervenire esclusivamente per iscritto all’indirizzo pec: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
. Non saranno valutati quesiti pervenuti oltre le ore 12.00 del 4 settembre 2020.
Le risposte saranno pubblicate in forma anonima sul sito www.sport.governo.it nella sezione dedicata al Bando sport e periferie 2020.
Ora è ufficiale: da questa sera nei centri sportivi della Regione Abruzzo si potrà tornare a fare sport di squadra tenendo però alcune importanti precauzioni.
Lo afferma l’Ordinanza n.72 firmata dal Presidente Marsilio e dagli Assessori Regionali Liris (Sport) e Verì (Sanità).
Andiamo a vedere le misure sono state concordate con il Comitato Tecnico-Scientifico Regionale.
Innanzitutto si introduce il Protocollo di Sicurezza per i Centri e i Circoli Sportivi costituisce parte integrante e sostanziale dell’ordinanza, successivamente si consentono le attività sportive contemplate nell’allegato nel rispetto delle condizioni in esso contenute;
La validità delle disposizioni parte oggi, 9 giugno 2020 ed è valida, salvo modifiche, fino alla data finale dello stato di emergenza sanitaria;
Oltre alle Misure organizzative di ordine generale già diffuse nei giorni scorsi in merito all’attività motoria di base dal Ministero competente, vengono individuate norme di carattere specifico che certamente suonano strane è quantomeno irrituali ma che speriamo possano avere breve durata:
1) Modalità di accesso al Centro Sportivo:
a) L’utilizzo degli impianti sarà consentito solo previa prenotazione che dovrà avvenire il giorno prima.
b) Scaglionare l’accesso all’impianto sportivo di 10 minuti tra una partita e l’altra.
c) All’esterno e all’interno del Centro Sportivo deve essere predisposta tutta l’opportuna cartellonistica
informativa sulla prevenzione e gestione del contagio.
d) Gli avventori del Centro Sportivo arriveranno con la mascherina mantenendo la distanza minima di
1m. La toglieranno solo per praticare l’attività sportiva e la indosseranno nuovamente al termine
della stessa.
e) Non sono consentite le soste prolungate in luoghi comuni (cassa, corridoi, luoghi di passaggio,
accesso al campo da gioco).
f) Gli atleti dovranno arrivare al Centro Sportivo già vestiti con gli indumenti da allenamento e cambieranno solo le scarpe per evitare eventuali contaminazioni dei campi.
g) Il pagamento della quota campo avverrà in un’unica soluzione da parte di un rappresentante del gruppo all’inizio della pratica sportiva, facilitando in tal modo il rapido svuotamento del Centro
Sportivo al termine dell’attività.
h) I gestori del Centro Sportivo indosseranno mascherine e sanificheranno frequentemente le mani.
i) Predisporre la disponibilità di soluzione idroalcolica per le mani all’ingresso del Centro Sportivo, all’ingresso dei campi e nei servizi igienici.
j) Il Gestore dell’impianto/Legale rappresentante è tenuto ad acquisire da tutti gli atleti/praticanti e custodire il Modulo di Autocertificazione.
k) In considerazione del layout della struttura e della metratura degli ambienti, l’ingresso degli atleti presso docce e spogliatoi ed ulteriori ambienti comuni, dovrà avvenire in maniera scaglionata garantendo sempre la distanza interpersonale di 2m.
l) All’ingresso del Centro Sportivo verrà rilevata la temperatura corporea mediante termoscanner negando l’accesso agli individui con temperatura corporea superiore o uguale a 37.5°C o a chi presenta o abbia presentato sintomi influenzali o similinfluenzali negli ultimi 14 giorni.
m) Tutto il materiale sportivo (palloni, casacche, maniglie delle porte, panchine, sedie, porte da calcio, reti da pallavolo, canestri da basket, ecc...) verrà igienizzato al termine di ogni utilizzo.
n) La chiusura dell’Impianto Sportivo è prevista alle ore 24.
2) Modalità di gioco per il Calcio e per la Pallacanestro:
a) è vietato sputare o starnutire a terra, bensì sarà possibile farlo in un fazzoletto;
b) è vietato il recupero fisico da seduti o sdraiati nell’area di gioco;
c) è consentito il tocco del pallone con le mani solo ed esclusivamente se muniti di guanti;
d) i portieri potranno toccare il pallone con le mani solo se indossano i guanti che devono essere comunque igienizzati prima e dopo la partita;
e) il pallone potrà essere “recuperato” solo tramite “intercetto” e non tramite il “contrasto”;
f) sono vietate le “scivolate”;
g) è vietata la “marcatura ad uomo”.
3) Modalità di gioco per la Pallavolo e per il Beach Volley:
a) gli atleti indosseranno guanti igienizzabili prima e dopo la pratica sportiva;
b) è vietato sputare o starnutire a terra, bensì sarà possibile farlo in un fazzoletto;
c) è vietato il recupero fisico seduto/sdraiato nell’area di gioco;
d) è vietato “invadere” il campo opposto.
Ci preme infine segnalare che l’Abruzzo è la prima regione d’Italia che torna a fare sport di squadra anticipando di fatto l’apertura prevista dal Ministro dello Sport per il prossimo 15 giugno.
Link al testo ufficiale della legge.
https://www.regione.abruzzo.it/content/opgr-n-72-del-09062020</p>"L'Ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio ha pubblicato le linee guida sulle modalità di svolgimento degli allenamenti per gli sport di squadra e quelle relative all'attività sportiva di base e all'attività motoria in genere il cui inizio è previsto per il 25 maggio prossimo.
Per la loro attuazione le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI e dal CIP, nonché le associazioni, le società, i centri e i circoli sportivi, comunque denominati, anche se non affiliati ad alcun organismo sportivo riconosciuto, adottano, per gli ambiti di rispettiva competenza e in osservanza della normativa in materia di previdenza e sicurezza sociale, appositi protocolli attuativi contenenti norme di dettaglio per tutelare la salute degli atleti, dei gestori degli impianti e di tutti coloro che, a qualunque titolo, frequentano i siti in cui si svolgono l'attività sportiva di base e l'attività motoria. Manca quindi quest'ultimo step per delineare i dettagli della ripartenza.
E' disponibile la locandina informativa (nei formati jpg, png e pdf) da utilizzare liberamente all’interno di palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, e le altre strutture dove si svolgono attività dirette al benessere dell'individuo attraverso l'esercizio fisico.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio riserva molto spazio alle attività sportive ed educative, tra le ultime che avranno il vialibera alla ripartenza. Di seguito e in corsivo elenchiamo i punti salienti, i grassetto il senso della norma:
Dal 15 giugno si possono sviluppare attività come i centri estivi e similari, le regioni hanno facoltà di anticipare
c) a decorrere dal 15 giugno 2020, è consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia di cui all’allegato 8; le Regioni e le Province Autonome possono stabilire una diversa data anticipata o posticipata a condizione che abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali;
All’aperto si può svolgere ogni attività sportiva o motoria
d) è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti;
Sono consentiti gli allenamenti di tutte le discipline (ma leggere il punto successivo)
e) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da COVID-19, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse. I soli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione a competizioni di livello nazionale ed internazionale, possono spostarsi da una regione all’altra, previa convocazione della federazione di appartenenza. Ai fini di quanto previsto dalla presente lettera, sono emanate, previa validazione del Comitato Tecnico - Scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile, apposite Linee-Guida a cura dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI), le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva;
Gli impianti sportivi dove si svolge attività di base (tra cui anche quelli del CSI) possono aprire dal 25 maggio, le regioni hanno facoltà di anticipare
f) l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell’individuo attraverso l’esercizio fisico, sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a decorrere dal 25 maggio 2020. A tali fini, sono emanate linee guida a cura dell’Ufficio per lo Sport, sentita la FMSI, fatti salvi gli ulteriori indirizzi operativi emanati dalle regioni e dalle province autonome, ai sensi dell’art. 1, comma 14 del decreto-legge n. 33 del 2020. Le Regioni e le Province Autonome possono stabilire una diversa data anticipata o posticipata a condizione che abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali anche in settori analoghi;
Per svolgere gli allenamenti di cui sopra ci si deve attenere ai protocolli attuativi degli Enti sportivi di appartenenza
g) per l’attuazione delle linee guida, di cui alle precedenti lettere e) e f), e in conformità ad esse, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI e dal CIP, nonché le associazioni, le società, i centri e i circoli sportivi, comunque denominati, anche se non affiliati ad alcun organismo sportivo riconosciuto, adottano, per gli ambiti di rispettiva competenza e in osservanza della normativa in materia di previdenza e sicurezza sociale, appositi protocolli attuativi contenenti norme di dettaglio per tutelare la salute
degli atleti, dei gestori degli impianti e di tutti coloro che, a qualunque titolo, frequentano i siti in cui si svolgono l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere;
h) sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici;
Il CSI, come altre organizzazioni, è in attesa della validazione dei protocolli da parte dei Ministeri competenti.
La loro pubblicazione, unitamente all'evoluzione della curva dei contagi, ci permetterà di comprendere tempi e modi della ripresa delle diverse attività.
Dal 18 maggio via alle attività all’aperto, in parchi e giardini, per bambini dai 3 anni ed adolescenti, con la presenza di operatori, anche sotto forma di outdoor education. Dal mese di giugno e per il periodo estivo, partono i veri e propri centri estivi nelle scuole, oratori e ludoteche. È quanto prevedono le Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza Covid-19. Il documento - stilato dal Dipartimento politiche per la famiglia tenendo contro degli orientamenti della Società italiana di pediatria, del Comitato tecnico-scientifico e della Presidenza del Consiglio dei ministri - vuole ripristinare «il diritto alla socialità ed al gioco» dei minori così compromesso durante la fase più acuta dell’emergenza coronavirus. e «si intreccia fortemente con la conciliazione delle dimensioni di cura e lavoro da parte dei genitori».
I documenti contengono le procedure generali da seguire negli impianti sportivi, dettagliati quelli per Piscine e Palestre. Lo step successivo sarà quello legato alle singole discipline sportive.
Nel pomeriggio di ieri sono stati prodotti due documenti che contengono i tanto attesi protocolli per gli impianti sportivi attraverso Le linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche e produttive e Le linee guida per per l'esercizio fisico e lo sport divulgate dall'Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le attività economiche e produttive, anche quelle di tipo sportivo, potranno riaprire secondo le Linee guida che assicurano il contenimento del contagio proposte ieri dalla Conferenza delle Regioni. I Presidenti di Regione hanno lavorato a un testo unitario sui protocolli riguardo le riaperture delle attività commerciali che il governo ha poi approvato. Le Regioni potranno comunque attuare proprie Linee guida, pur rimanendo nel quadro sottoesposto. Di seguito i punti che riguardano Piscine e Palestre.
PISCINE
Le presenti indicazioni si applicano alle piscine pubbliche, alle piscine finalizzate a gioco acquatico e ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive (es. pubblici esercizi, agrituristiche, camping, etc.). Sono escluse le piscine ad usi speciali di cura, di riabilitazione e termale, e quelle alimentate ad acqua di mare.
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione. I frequentatori devono rispettare rigorosamente le indicazioni impartite dagli istruttori e assistenti ai bagnanti. Il gestore dovrà prevedere opportuna segnaletica, incentivando la divulgazione dei messaggi attraverso monitor e/o maxi-schermi, per facilitare la gestione dei flussi e la sensibilizzazione riguardo i comportamenti, mediante adeguata segnaletica.
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ Divieto di accesso del pubblico alle tribune. Divieto di manifestazioni, eventi, feste e intrattenimenti.
▪ Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato in modo da dissuadere eventuali condizioni di aggregazioni e da regolamentare i flussi degli spazi di attesa e nelle varie aree per favorire il rispetto del distanziamento sociale di almeno 1 metro, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile prevedere percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita.
▪ Privilegiare l’accesso agli impianti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
▪ Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere).
▪ Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
▪ Dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili all’entrata, prevedendo l’obbligo di frizionarsi le mani già in entrata. Altresì prevedere i dispenser nelle aree di frequente transito, nell’area solarium o in aree strategiche in modo da favorire da parte dei frequentatori l’igiene delle mani
▪ La densità di affollamento nelle aree solarium e verdi è calcolata con un indice di non meno di 7 mq di superficie di calpestio a persona. La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizioni, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto.
▪ Regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie a sdraio, lettino) attraverso percorsi dedicati in modo da garantire il distanziamento sociale di almeno 1,5 m tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi.
▪ Al fine di assicurare un livello di protezione dall’infezione assicurare l’efficacia della filiera dei trattamenti dell’acqua e il limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0 - 1,5 mg/l; cloro combinato ≤ 0,40 mg/l; pH 6.5 – 7.5. Si fa presente che detti limiti devono rigorosamente essere assicurati in presenza di bagnanti. La frequenza dei controlli sul posto dei parametri di cui sopra è non meno di due ore. Dovranno tempestivamente essere adottate tutte le misure di correzione in caso di non conformità, come pure nell’approssimarsi del valore al limite tabellare.
▪ Prima dell’apertura della vasca dovrà essere confermata l’idoneità dell’acqua alla balneazione a seguito dell’effettuazione delle analisi di tipo chimico e microbiologico dei parametri di cui alla tabella A dell’allegato 1 all’Accordo Stato Regioni e PP.AA. 16.01.2003, effettuate da apposito laboratorio. Le analisi di laboratorio dovranno essere ripetute durante tutta l’apertura della piscina al pubblico a cadenza mensile, salvo necessità sopraggiunte, anche a seguito di eventi occorsi in piscina, che possono prevedere una frequenza più ravvicinata.
▪ Si rammentano le consuete norme di sicurezza igienica in acqua di piscina: prima di entrare nell’acqua di vasca provvedere ad una accurata doccia saponata su tutto il corpo; è obbligatorio l’uso della cuffia; è vietato sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua; ai bambini molto piccoli far indossare i pannolini contenitivi.
▪ Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, cabine, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti etc.).
▪ Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. Diversamente la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata. Evitare l’uso promiscuo di oggetti e biancheria: l’utente dovrà accedere alla piscina munito di tutto l’occorrente.
▪ Le piscine finalizzate a gioco acquatico in virtù della necessità di contrastare la diffusione del virus, vengano convertite in vasche per la balneazione. Qualora il gestore sia in grado di assicurare i requisiti nei termini e nei modi del presente documento, attenzionando il distanziamento sociale, l’indicatore di affollamento in vasca, i limiti dei parametri nell’acqua, sono consentite le vasche torrente, toboga, scivoli morbidi.
▪ Per piscine ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive (es. pubblici esercizi, agrituristiche, camping, etc.) valgono le disposizioni del presente documento, opportunamente vagliate e modulate in relazione al contesto, alla tipologia di piscine, all’afflusso clienti, alle altre attività presenti etc.
▪ Si raccomanda ai genitori/accompagnatori di avere cura di sorvegliare i bambini per il rispetto del distanziamento e delle norme igienico-comportamentali compatibilmente con il loro grado di autonomia e l’età degli stessi.
▪ Le vasche che non consentono il rispetto delle indicazioni suesposte per inefficacia dei trattamenti (es, piscine gonfiabili), mantenimento del disinfettante cloro attivo libero, o le distanze devono essere interdette all’uso. Pertanto si suggerisce particolare rigoroso monitoraggio nei confronti delle vasche per bambini.
▪ Tutte le misure dovranno essere integrate nel documento di autocontrollo in un apposito allegato aggiuntivo dedicato al contrasto dell’infezione da SARS-CoV-2.
PALESTRE
Le presenti indicazioni si applicano a enti locali e soggetti pubblici e privati titolari di palestre, comprese le attività fisiche con modalità a corsi (senza contatto fisico interpersonale).
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare.
▪ Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ Organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio
prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere), anche regolamentando l’accesso agli stessi.
▪ Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza:
o almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica,
o almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa).
▪ Dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei
frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita.
▪ Dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto, il responsabile della struttura assicura la disinfezione della
macchina o degli attrezzi usati.
▪ Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati.
▪ Garantire la frequente pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine (anche più volte al giorno ad esempio atra un turno di accesso e l’altro), e comunque la disinfezione di spogliatoi (compresi armadietti) a fine giornata.
▪ Non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro.
▪ Utilizzare in palestra apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo.
▪ Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
▪ Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor. Per un idoneo microclima è necessario:▪ garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni (comprese le aule di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;
▪ aumentare la frequenza della manutenzione / sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);
▪ in relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione;
▪ attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico;
▪ nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi igienici, ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l’intero orario di lavoro;
▪ per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di transito o attesa), normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati solo per il transito o pause di breve durata;
▪ negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;
▪ Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
▪ le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;
▪ evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.
▪ Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
Con il Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 23 “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali” (GU Serie Generale n.94 del 08-04-2020), il Governo ha creato e finanziato il Comparto Liquidità del Fondo di Garanzia e del Fondo Contributi Interessi in gestione all’Istituto per il Credito Sportivo (articolo 14 del summenzionato decreto), per consentirci erogare mutui – senza garanzie e a tasso 0 - destinati alla base del mondo sportivo, che in questo drammatico momento sta affrontando.
La Banca pubblica dello sport ha attivato tutte le procedure necessarie per offrire il servizio, collaborando con l’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio, con il comune obiettivo di rendere accessibile l’opportunità ai soggetti interessati tra cui, in larga misura anche le realtà affiliata al Centro Sportivo Italiano.
L’Istituto pertanto, ha previsto in favore delle Associazioni Sportive Dilettantistiche e delle Società Sportive Dilettantistiche iscritte al registro CONI o alla Sezione parallela CIP da almeno un anno - ai sensi del decreto - la concessione di finanziamenti, destinati a far fronte alle esigenze di liquidità correlate all’emergenza COVID-19, con le seguenti caratteristiche:
• importo: da un minimo di 3.000 Euro a un massimo di 25.000 Euro, nella misura massima consentita del 25% del fatturato dell’ultimo bilancio o delle entrate dell’ultimo rendiconto (in entrambe i casi, almeno 2018), regolarmente approvati dalla società o dalla associazione;
• durata: 6 anni, dei quali 2 di preammortamento e 4 di ammortamento;
• pagamento prima rata: dopo i 2 anni di preammortamento;
• tasso d’interesse: totale abbattimento degli interessi per l’intera durata del finanziamento, da parte del Fondo Contributi Interessi - Comparto Liquidità;
• garanzia: 100 % del finanziamento da parte del Fondo di Garanzia - Comparto Liquidità.
Da mercoledì 06 maggio 2020 le Ssd e le Asd possono accedere alla richiesta di finanziamento direttamente dall’homepage del nostro sito www.creditosportivo.it nella sezione dedicata alle misure di sostegno collegate all'emergenza epidemiologica Covid-19, compilando il modulo online.
Tra i documenti che dovranno allegare, è prevista una lettera di attestazione da parte dell'Ente di Promozione Sportiva o della Federazione Sportiva Nazionale di riferimento al quale l’Ssd o Asd è affiliata da almeno 1 anno ed è in regola con i pagamenti degli impegni associativi. A tale proposito, ringraziandovi per la preziosa collaborazione, alleghiamo il form della lettera che vi chiediamo cortesemente di utilizzare sulla vostra carta intestata per certificare quanto richiesto.
Da giovedì 7 maggio, sarà a disposizione il numero verde 800 608 398 e la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
appositamente dedicati all’iniziativa, per fornire le necessarie informazioni e gli adeguati supporti ai soggetti interessati.
Il referente per l'Abruzzo invece è il Dott. FRANCESCO MARROCCHI - tel. 3474115021 - mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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I Documenti necessari
Centro Sportivo Italiano
Comitato Regione ABRUZZO
SEDE LEGALE Via Montorio al Vomano, 18 presso Palazzo CONI 67100 - L'Aquila (AQ) SEDE OPERATIVA Via Torre Bruciata, 4 64100 Teramo |
C.F.: 93001650667
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